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Eravamo ragazzi quando Guido ci parlava di Parigi, della sua vita artistica, del respiro che la pervadeva. Noi, che il Louvre lo conoscevamo dai libri di testo, pensavamo che a parlare fosse il solito artistello di provincia che era andato a Parigi solo per raccontarlo agli amici.
E invece Montauti ne aveva bevuto il succo, vi si era plasmato ma non trasformato, ne aveva spremuto l'essenza arricchendone gli umori che aveva dentro di sé.
Dopo aver girato il mondo egli tornò alla sua terra per rappresentarla nelle sue opere, per aiutare noi a conoscere la sua arte, non la nostra ma la sua, per trasmetterci la passione per la pittura. E tornò nella sua Pietracamela, in questo mondo duro di montagna che non aveva mai cessato di amare e che continuava a riproporre nelle sue opere.
Formò il gruppo de il Pastore bianco e con esso lavorò intensamente, anche per lasciarci figure dipinte su pietra, le grandiose pitture rupestri delle grotte di Segaturo.
Con gli amici del Parco abbiamo voluto ricordarlo dedicandogli una mostra nel paese dov'è nato e curando la selezione delle opere nei modi più vicini ai temi che ricordano la nostra montagna. Ci è parso questo il modo migliore per solennizzare l'inaugurazione del Centro Servizi del Parco nei locali del vecchio Muicipio di Pietracamela.
Questa mostra di Guido Montauti ci consente di continuare, con un'edizione riservata al nostro maggiore esponente artistico, la tradizione espositiva di anni incentrata sul tema "montagna". Siamo inoltre orgogliosi al pensiero che questa nostra rassegna, allestita in tempi brevi, possa fare da anteprima a mostre ben più importanti che il nostro artista merita: ci sembrerebbe di vedere riproposto il percorso artistico di Guido verso lidi più famosi.
Ringraziamo tra gli altri il Centro Servizi del Parco, per l'ospitalità e la cura dell'allestimento, e la Fondazione Tercas per il contributo che ha consentito la realizzazione del presente catalogo.
Il Sindaco
Giorgio Forti
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